mercoledì 22 agosto 2012

In viaggio nel nord della Spagna


Ve ne ho già accennato.
Nel mio bagaglio per un viaggio nel nord della Spagna avevo messo tre libercoli. Uno l'avevo fatto io: un quadernetto scritto a mano, qualche stampa incollata con biadesivo e i dettagli sugli alloggi, spostamenti e cose da vedere per ogni tappa. 
Il quaderno è sparito dopo due giorni e io sono convinta che sia stato il moroso a imboscarlo perché sono stata illuminata da un sogno rivelatore; comunque il quaderno diceva più o meno così.

TAPPA A SANTANDER
L'alloggio meno caro si trova su airbnb.com: il sito unisce la vocazione social, i consigli in stile tripadvisor e bellissimi appartamenti a costi contenuti. Se gli anfitrioni vi annullano la prenotazione (ci è capitato anche questo, a una settimana dalla partenza!) airbnb vi dà un bonus extra di soldi nel caso voleste cercare un altro appartamento che risulta più caro.
Per i posti da vedere affidatevi ai consigli del vostro anfitrione o a minube.it. Nei tabacchi potete comprare il bono dell'autobus che costa 1 euro + 6 euro di ricarica minima e vi dimezza le tariffe sui mezzi.
Che mangiare? A Santander abbiamo scoperto la dipendenza da pinchos, razioni simili a tapas. Nella top 3 dei pinchos al primo posto c'è El Diluvio con la sua tortilla richiestissima da tutti. Mentre per una cena di pesce cercate di trovare posto da Casa Silvio, oltre alle mille foto appese alla parete vi offrono un marisco eccezionale a prezzi contenuti.

TAPPA A SAN JUAN DE GAZTELUGACHE
Il posto più affascinante e rigenerante in cui siamo stati. Le parole di Ciro vi raccontano bene che cosa siamo andati a vedere e vivere.
Per qualsiasi domanda scrivete pure all'Ente del Turismo Bulegoa, gentili e celeri nelle risposte. E utili! Ci hanno consigliato l'unico e sperduto rifugio vicino all'eremo di San Juan, la Pension Gaztelu-Begi. Se siete fortunati sarete anche voi gli unici ospiti di questo luogo che cura l'animo. La pensione è in montagna, ma a 20 minuti a piedi dalla spiaggia di Bakio, patria delle scuole di surf (il ritorno è in salita, da fare in bus). 
Per arrivare in questo posto sperduto si prende un autobus che da Bilbao vi lascia a Bakio in un'ora circa; da Bakio, nello stesso posto in cui scendete, prendete un altro autobus diretto a Bermeo e in 10 minuti saltate giù a San Juan de Gaztelugache. Arrivati!

TAPPA A BILBAO
Da non perdere il Guggenhein Museum: la collezione permanente di Richard Serra merita, se vi piace cantare vi divertirete a giocare con gli echi delle imponenti installazioni e se siete curiosi vi interesserà scoprire come diavolo hanno fatto a portare in quelle sale dei blocchi enormi; un po' meno interessante il resto, ma anche solo l'architettura del museo  worth a visit!
Per tutte le altre informazioni c'è un ufficio del turismo proprio all'uscita dal museo e i ragazzi che ci lavorano si faranno in quattro per voi!
Ah, se all'ultimo decidete di visitare lo stadio, potete farlo solo fino alle ore 13 (ingresso ultima visita del mattino) e alle 16.30.  

TAPPA A SAN SEBASTIAN, ANZI NO
Sembra che la città non ci abbia voluto. Due prenotazioni annullate, la seconda a una settimana dalla partenza. Così abbiamo ripiegato sulla deliziosa Zarautz, toma!

TAPPA A ZARAUTZ
Da Bilbao-Atxuri c'è un treno regionale che parte ogni ora (i dettagli li controllate qui) e che va a Zarautz (arriva anzi fino a San Sebastian, e durante la semana grande i treni da Zarautz a San Sebastian durano tutta la notte).
Arrivate in questo paesino medioevale e avete tutto a portata di mano, anzi di piede, visto che in cinque minuti arrivate nei posti da non perdere.
A partire dall'albergo Txiki-Polit, tra i più economici e in posizione centralissima, siete subito in spiaggia, dove per 17 euro al giorno vi affittano un toldo, caratteristica e unica cabina da spiaggia e riparo contro il sole (sceglietene uno nella parte che non viene mangiata dal mare: durante il giorno l'alta marea sale e cancella fino a 100 metri di spiaggia!). 
Sempre camminando, ma la sera per cena, arrivate al ristorante Asador Lagunak e, vi prego, mangiate un lenguado anche per me, che ancora ne ricordo il sapore: il pesce più buono di tutta la mia vita!
Per tutti i programmi extra (il moroso che vi regala un massaggio, le temperature e le onde migliori, gli eventi in città) potete scaricare l'app di Zarautz, disponibile in inglese, castigliano e in euskara.

TAPPA A ZARAGOZA
E cosa c'entra Zaragoza con il nord della Spagna?
Niente, però da lì partiva il volo di ritorno più economico in assoluto con Ryanair e quindi ci siamo dovuti adattare.
Zaragoza la si raggiunge con 3 ore e mezza di autobus da San Sebastian. Ci siamo sempre mossi con autobus e treni e ci siamo sempre trovati benissimo: dalla Cantabria, ai Paesi Baschi, all'Aragona.
I consigli su Zaragoza ce li hanno regalati Biagio e Gabriella (grazie!) perciò riporto fedelmente quello che hanno scritto:

Per l'albergo Rio Arga, Calle Contamina 20, economico, pulito e centrale;
per cenare Palomeque o Tragantua sono vicini (noi abbiamo provato il Tragantua, dove potete spaccarvi di cibo in un'atmosfera davvero romantica);
da vedere le due chiese in Plaza del Pilar.

Così abbiamo fatto, e abbiamo assistito alla messa nell'immensa cattedrale de Nuestra Senora del Pilar, preso due cintas, protettrici dei malati e anche dei viaggiatori per un prossimo (chi lo sa) cammino verso Santiago, guardato un bel film (ché in città si moriva di caldo, 33° all'una di notte), navigato avanti e indietro sull'Ebro -il molo si trova giusto dietro la cattedrale e gli orari delle barche ve li danno i ragazzi dell'ufficio del turismo che trovate nella piazza del Pilar.

Per andare in aeroporto, gli autubus della compagnia Agreda vi portano a soli 1.70 euro (!!!) da Paseo Maria Agustin 7 (e dalle altre fermate) diretti verso il bello e piccolo terminal.

TAPPA A CASA
Perché questa è la casa, ma è anche una tappa verso una nuova meta. Ancora da decidere.
Qualche consiglio?
      

  

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